Il Sovraffollamento Carcerario in Italia

Un'analisi dei dati del Ministero della Giustizia

Ultimo aggiornamento:

Informazioni

Questa pagina è un progetto di Marco Dalla Stella, giornalista specializzato in dati.
La pagina viene aggiornata quotidianamente grazie a un programma (tecnicamente uno scraper), il cui codice è disponibile qui. I dati provengono dalle 190 schede di trasparenza degli istituti penitenziari italiani, che vengono aggiornate con maggiore frequenza rispetto ai bollettini mensili e contengono informazioni aggiuntive, come i posti non disponibili, che consentono di calcolare il sovraffollamento reale. Al momento del lancio (ottobre 2024), lo scraper estrae con successo i dati, che sono stati verificati a campione. Tuttavia, trattandosi di un processo automatico, potrebbero verificarsi errori, soprattutto qualora il Ministero modifichi il codice delle pagine contenenti le informazioni o aggiorni i dati in modo non uniforme. In caso di significativi scostamenti rispetto ai dati precedenti, si consiglia di esercitare cautela. Prima di utilizzarli, è sempre una buona prassi controllare i dati e effettuare verifiche a campione per garantirne l'integrità.
Se i grafici non fossero aggiornati all'ultima data di aggiornamento (indicato sotto al titolo), ciò potrebbe dipendere dai server di Datawrapper, dove sono ospitati i grafici. Purtroppo, al momento non ho trovato una soluzione automatica e l'aggiornamento richiede un passaggio manuale. Tuttavia, i link ai dataset in fondo alla pagina contengono sempre i dati aggiornati all'ultima data disponibile.

Panoramica Attuale

Popolazione Carceraria e Capacità

Tasso di Affollamento

Situazione Critica

Distribuzione Geografica

Carenza di Personale

In diversi istituti penitenziari grafico il problema del sovraffollamento carcerario è reso peggiore dalla mancanza di personale di polizia penitenziaria, che esaspera e peggiora le condizioni all'interno dell'istituto. Il grafico seguente mostra le carceri con un'alto indice di sovraffollamento reale (> 130%) e un'alta carenza di personale (> 20 %).

Istituti sovraffollati e sotto organico.

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